Fin dagli anni '80 tra L'Occitane e il Paese africano è in atto una partnership improntata a un commercio equo-solidale del burro di karité: l'azienda sostiene le lavoratrici locali, finanziando progetti benefici curativi e di istruzione. e curativi.

Quella tra il Burkina Faso e L'Occitane è una collaborazione di lunga data: fu addirittura il fondatore dell'azienda a decidere, negli anni '80, di avviare un programma di sviluppo cooperativo sostenibile con le donne del Paese africano. È proprio dal Burkina Faso, infatti, che proviene il burro di karité, ampiamente utilizzato in cosmetica da L'Occitane, tanto che in 10 anni l'azienda ha incrementato di ben 7 volte gli ordini (con una richiesta record di 660 tonnellate di burro di karité nel 2013), pagandolo a un prezzo 3,5 volte maggiore rispetto a quello del mercato locale. E questo perché L'Occitane ha deciso di adottare un approccio di commercio di tipo equo-solidale, che tuteli le lavoratrici del burro di karité. Nel 2013, il programma di sviluppo delle nazioni unite (Pnud) ha riconosciuto l'attività benefica de L'Occitane, nominandola impresa esemplare per il lavoro svolto in Burkina Faso. Il programma di istruzione finanziato da L'Occitane per queste donne dura 3 anni, con l'obiettivo di aiutarle a ridurre l’impatto ambientale della produzione di karité e migliorare le loro condizioni di lavoro.

Ma non è tutto: la Fondation L'Occitane ha anche ideato un programma per eliminare l'oncocercosi e il tracoma -malattie tropicali che possono portare addirittura alla cecità- dalla regione Cascades, nel sud-ovest del Burkina Faso. L'Occitane sostiene questo progetto tramite il suo Sapone Solidale all'albicocca, ricco di burro di karité: il 100% dei ricavi derivati dalle vendite di questo prodotto verrà devoluto ad alcune Ong per finanziare progetti dedicatai alla salute degli occhi.